18 giugno 2006

SECONDO LATO DELLA MEDAGLIA

Quando giunge la sera dell'uomo però la malattia della "vecchiaia" s' insinua subdola. Lo spirito che dai 60 ti accompagna sino ai 65 anni di fatto è una reazione al regredimento. Sport, viaggi e interessi di tutti i generi che mano- mano, invece, rivelano un vuoto sempre più incolmabile. Stimoli, interessi e voglia di vivere scemano a vista d'occhio e non c'è più cosa che riesca a vibrarti dentro. Questo s'intende se e comunque sei in piena salute. Perchè se ti manca la forma fisica cominci a non esistere più, regredisci velocemente e vivere diventa senza senso. La vecchiezza è poi, indissolubilmente, legata alla solitudine. Gli amici cominciano a sparire dietro i drammi legati alla loro stagione e tu sparisci per la tua. Come avviene che nel momento in cui la solitudine può anche finirti moralmente il distacco dagli "altri" diventa ineluttabile? Perchè invecchiare costringe l'uomo a preoccuparsi ossessivamente di se stesso dei suoi mali, dei sintomi e della paura di questa morte che prende sempre più confidenza.

Nessun commento: